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JAN 20

 

RM – LA DIGNITÀ DI UNA DONNA: QUEL TEMPO LONTANO DELLA SOCIETÀ MADRIFOCALE

 

La Compagnia di teatro civile Anemofilia - da anni impegnata nella denuncia delle violenze di genere e nella difesa dei diritti delle donne - ha proposto due serate all’insegna del femminile il 18 e 19 gennaio al Teatro Piccolo Re di Roma con “Donne In Viaggio”, comprensivo dei due testi originali Amargi e Bada-Mi.
In occasione della prima serata, Anemofilia ha scelto, con Amargi, di rivalutare la figura della donna e la sua indipendenza partendo da un’analisi alle origini. Il titolo significa in sumero “libertà e ritorno alla Madre” e fa riferimento ai culti della Grande Madre, divinità presente sin dagli albori della storia in Africa, Asia ed Europa. In un dialogo tra donne di epoche assai distanti, reso possibile dalla finzione teatrale, emerge una visione della femminilità forse volutamente estremizzata e drammatizzata nei suoi tratti passati di libertà, solidarietà reciproca e potere decisionale e, d’altro canto, contemporanei di “schiavitù” dal lavoro, dal proprio marito o dai condizionamenti sociali, per un effetto talvolta paradossale ed ironico ma mai comico o privo di riflessione profonda.

Se le donne e madri di ieri non comprendono il concetto di “famiglia naturale” e di “padre”, vengono descritte come fondamento della vita ed il loro culto della divinità femmina appare molto sentito, la sposa di oggi è rappresentata confusa, vittima di uno stile di vita fatto di apparenza, che cerca di seguire senza averlo compreso, alle prese col tentativo di seguire una ritualità pseudo cristiana che evidentemente non sente e conosce solo superficialmente.

 

L’autrice enfatizza il concetto di “caduta delle madri”, riportandosi ad un fenomeno molto concreto, descritto dalla giovane sposa Maria che considera normale che la donna attuale lavori ed affidi la crescita del propri figli ad altre donne che vengono pagate per questo.

La regia riesce, con pochi elementi simbolici ed un buon uso di costumi, suoni e luci, a ricreare uno spazio ed un tempo “di mezzo” in cui far avvenire il dialogo tra le quattro protagoniste, rendendolo realistico pur nella sua collocazione surreale.

 

Portato in scena Domenica 19 gennaio, lo spettacolo Bada-Mi è stato anticipato dalla proiezione del reportage sull’universo “badanti”: BADAMI – testimonianze video fotografiche del prendersi cura, realizzato da Mariangela Forcina. Testo vincitore del premio Borrello/Etica in atto 2010 per la nuova drammaturgia civile, racconta e denuncia la condizione delle badanti in Italia. Liberamente ispirato a quattro storie vere, porta in scena il disagio che quotidianamente devono affrontare le protagoniste, affrontando i loro giorni con coraggio ed ironia, trovando la forza d’animo e la capacità di ribellarsi alla sottomissione mentale e fisica, anche grazie al coraggio che nasce dall’incontro e dal dialogo con altre donne.

 

Testi di Silvia Pietrovanni

Regia di Simone Fraschetti

Con: Rossella Barrucci, Valentina Conti, Isabella Mariucci, Silvia Pietrovanni

www.anemofilia.it

 

Laura Mancini

 

Foto di Pamela Adinolfi

MPNEWS

 

TEATRO - Amargi e Bada-mi: racconto di donne in viaggio

 

In scena il 18 e il 19 gennaio al Teatro Piccolo Re di Roma

17.01.2014 - VALERIA CAMILLI

La compagnia di teatro civile Anemofilia, impegnata da sempre nella denuncia delle violazioni dei diritti della donna, torna al Teatro Piccolo Re di Roma con un doppio appuntamento e porta in scena i testi di Amargi(sabato 18 gennaio alle ore 21) e Bada-mi (domenica 19 alle ore 17).

AMARGI (sabato 18 gennaio ore 21) - parola sumera che significa "Libertà e ritorno alla Madre" - racconta di un sogno.

Maria, donna contemporanea, la notte prima delle nozze è inquieta, i suoi sogni non sono sereni. È in cerca di consiglio e in sogno - Amargi, appunto-, Maria torna al tempo delle Madri dove incontra Elena, Sophia e Miriam, tre sacerdotesse delle Grande Madre, portavoci di una civiltà perduta, matrilocale, preindoeuropea. Nel sogno Maria fa esperienza di una società ormai dimenticata, in cui non c'erano guerre e mura difensive, quando le donne erano unite e rispettate e persino Dio era Donna. Amargi rappresenta un viaggio nel tempo fino alle origini; un incontro tra donne e civiltà lontane 2000 anni. Amargi costituisce un luogo neutro, onirico e non reale, in cui far emergere le contraddizioni e i dissidi delle donne della società contemporanea, nel tentativo di raccontare i tempi della Grande Madre, studiati da Maria Gimbutas, Riane Eisler, Luciana Percovich, Merlin Stone, Elisa Ghiggini.

Amargi è un'incitazione a ricordare, un appello alla coscienza critica, un'occasione di ripensamento.

BADA-MI (domenica 19 gennaio ore 17) , testo vincitore del premio Borrello/Etica in atto 2010 per la nuova drammaturgia civile, BADA-MI è uno spettacolo in atto unico che indaga sulle condizioni precarie e di negazione delle badanti in Italia. Liberamente ispirato a quattro storie vere, Bada-mi porta in scena il disagio che ogni giorno scontato e vissuto da queste donne. Anche Badami racconta del viaggio, o meglio dei viaggi che ciascuna di esse affrontano dalla terra nativa fin dentro se stesse. Le quattro donne in scena vestono delle maschere sul volto: non hanno più un nome, non hanno più un'identità. Sono donne negate, ma anche indistinte, comuni, confondibili, quotidiane.

Bada-mi racconta e denuncia privazioni, soprusi, vessazioni, ma vuole anche essere l'opportunità alla ribellione, che trova la sua via proprio nel dialogo e nel conforto reciproco.

In occasione della rappresentazione di domenica 19 gennaio, verrà presentato un reportage, realizzato dall'artista Mariangela Forcina, sull'universo"badanti" BADAMI che raccoglie testimonianze video fotografiche del "prendersi cura".

AMARGI e BADA-MI

testi di Silvia Pietrovanni 
regia di Simone Fraschetti
con Rossella Barrucci, Valentina Conti, Isabella Mariucci, Silvia Pietrovanni
foto di Pamela Adinolfi

 

 

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